L’amore non è mai sbagliato!
A volte, però, può risultare così forte da far del male, a sé stessi
e agli altri.
Un amore sviscerato, magari unito a un forte senso del dovere,
può diventare una seria minaccia.
Questo è stato il tipo di amore provato per la Patria e per sé stessi da parte di vari gerarchi fascisti.
Il “macellaio del Fezzan“, il vero protagonista di questo libro, appartiene a quel gruppo di gerarchi.
Troppo poco è stato ancora detto sugli efferati crimini che i soldati italiani hanno commesso nella campagna di invasione dell’Africa, voluta e pianificata dallo stesso Mussolini.
La cieca obbedienza agli ordini, lo zelo nell’eseguirli qualunque fosse il loro contenuto, hanno portato tanto odio e distruzione, mettendo da parte qualsiasi forma di onore e di giustizia, umana e militare.
Ma non tutti hanno dimenticato!
Sono trascorsi quasi novant’anni e delle strane lettere arrivano a Lucrezio, nipote di quel gerarca, un uomo che ama definirsi “viveur” e che, fino a quel momento, non si era mai chiesto nulla del passato: né della sua famiglia né della provenienza dei suoi averi.
Qualcuno si è preso l’incarico di far ricordare, di non permettere che si dimentichi ciò che è successo tanti anni addietro e che, ancora oggi, sta facendo pagare le conseguenze a migliaia di persone.
Loris ed Emy compongono una coppia particolare, il loro amore è profondo e sincero; loro malgrado si troveranno coinvolti nelle vicende del “macellaio del Fezzan”.
Anche il loro amore un giorno si rivelerà “un amore sbagliato”.